Sabato 25 febbraio il Centro di Formazione Globo vi invita al Seminario del prof. BERNARD AUCOUTURIER “La cultura della Pratica Psicomotoria nella scuola e nella società d’oggi. Il gioco spontaneo come risorsa fondamentale nell’infanzia del futuro.”
Si potrà assistere al Seminario presso la sede del Centro di Formazione Globo, in via A. Boito 16, a Brescia, o partecipare alla diretta Zoom. Il prof. Aucouturier si collegherà da Tours (Francia).
Per informazioni: amministrazione.globo@gmail.com – 327 469 5430.
Costo: 60 euro + IVA . Oppure, per chi si iscrive all’Associazione: 40 euro (+ tessera anno 2023, costo 20 euro).
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ABSTRACT
Per questo nuovo appuntamento con Bernard Aucouturier, che cade nell’anno in cui Brescia, assieme a Bergamo, è stata nominata Capitale della Cultura in Italia, abbiamo chiesto al creatore della Pratica Psicomotoria di affrontare il tema dell’infanzia da un punto di vista allargato, riflettendo sul legame che intercorre tra la specificità del “discorso” psicomotorio e l’universalità dei temi che riguardano la cultura, nel senso più ampio del termine, l’infanzia e il futuro.
Il gioco, più di ogni altro attività creativa e comunicativo dell’essere umano, sembra possedere quella caratteristica di universalità che ci induce a pensare a una matrice comune, di ordine psicologico e assieme culturale, propria di ogni società, in qualsiasi latitudine o epoca storica. Ma anche il concetto di gioco va definito: cosa si intende per gioco spontaneo? Quali sono le sue caratteristiche e quali, soprattutto, le condizioni ambientali, pedagogiche, attitudinali che rendono possibile questa espressione libera e profonda della persona nel periodo cruciale del suo sviluppo psicologico, corporeo, cognitivo, relazionale?
Quale il ruolo, quindi, di insegnanti e genitori, per favorire e sviluppare questo “tesoro” che appartiene a ogni bambino e che sembra evocare, in ogni sua manifestazione, l’aspirazione profonda dell’umano alla libertà, alla creatività e alla comunicazione?
Forse è proprio da una riflessione sulle caratteristiche di questa espressione libera e vitale e sulla necessità di preservare il mondo come luogo capace di accogliere, comprendere e sviluppare la propensione al gioco del bambino, che possono nascere delle idee concrete e solide sulla società di domani.